La Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena
La prima chiesetta di Volpino viene indicata nella “Carta topografica del territorio veronese” detta dell’Almagià (attribuita tra il 1439 ed il 1441). La chiesa, circondata da altri due edifici, viene indicata nella mappa in località Volpin, sulla strada che da Villanova passa per Gazzolo. La chiesa risulta anche da una mappa attribuita alla seconda metà del Quattrocento.
La chiesa, dedicata a Santa Maria Maddalena, diventa parrocchiale prima del 1567, quando fu compilato il primo elenco dei “vicari foranei”. A questo periodo (1568) risale anche un’altra mappa, conservata presso l’Archivio di Stato di Venezia, che riporta distintamente l’abitato di Volpino, con la chiesa e la villa dei conti Nievo.
Il primo parroco, di cui si ha ricordo, fu Giovanni Pietro Piazza che custodì la chiesa dal 1656 al 1671. Al Seicento allude la chiesa come si presenta oggi, di cui resta sicuro indice il campanile.
Nel 1894 venne ricostruito l’attuale edificio, in stile neogotico.
Un restauro interno alla chiesa fu realizzato nel 1929. Gli ultimi importanti lavori risalgono agli anni 1986-1987, con il sostegno operoso e continuo del parroco don Igino Cocco.
Nel catino absidale si ammira l’affresco del “Buon Pastore”; nel coro spiccano una “Madonna con Bambino Gesù” e i quattro evangelisti con il Padre Eterno; lungo le pareti del presbiterio quattro tondi a tinte tenui rievocano i simboli eucaristici. Sul soffitto centrale campeggiano la “Conversione”, la “Gloria” della Maddalena e una “Maddalena a Marsiglia”; nei medaglioni sono proposti i volti dei Santi Pietro, Paolo, Giovanni Battista e Francesco, inframezzati da un angelo a figura intera per parte. I lavori pittorici più recenti sono del 1930 ed esprimono il talento del pittore soavese Adolfo Mattielli.
La prima chiesetta di Volpino viene indicata nella “Carta topografica del territorio veronese” detta dell’Almagià (attribuita tra il 1439 ed il 1441). La chiesa, circondata da altri due edifici, viene indicata nella mappa in località Volpin, sulla strada che da Villanova passa per Gazzolo. La chiesa risulta anche da una mappa attribuita alla seconda metà del Quattrocento.
La chiesa, dedicata a Santa Maria Maddalena, diventa parrocchiale prima del 1567, quando fu compilato il primo elenco dei “vicari foranei”. A questo periodo (1568) risale anche un’altra mappa, conservata presso l’Archivio di Stato di Venezia, che riporta distintamente l’abitato di Volpino, con la chiesa e la villa dei conti Nievo.
Il primo parroco, di cui si ha ricordo, fu Giovanni Pietro Piazza che custodì la chiesa dal 1656 al 1671. Al Seicento allude la chiesa come si presenta oggi, di cui resta sicuro indice il campanile.
Nel 1894 venne ricostruito l’attuale edificio, in stile neogotico.
Un restauro interno alla chiesa fu realizzato nel 1929. Gli ultimi importanti lavori risalgono agli anni 1986-1987, con il sostegno operoso e continuo del parroco don Igino Cocco.
Nel catino absidale si ammira l’affresco del “Buon Pastore”; nel coro spiccano una “Madonna con Bambino Gesù” e i quattro evangelisti con il Padre Eterno; lungo le pareti del presbiterio quattro tondi a tinte tenui rievocano i simboli eucaristici. Sul soffitto centrale campeggiano la “Conversione”, la “Gloria” della Maddalena e una “Maddalena a Marsiglia”; nei medaglioni sono proposti i volti dei Santi Pietro, Paolo, Giovanni Battista e Francesco, inframezzati da un angelo a figura intera per parte. I lavori pittorici più recenti sono del 1930 ed esprimono il talento del pittore soavese Adolfo Mattielli.