
VILLA PELLEGRINI
Sorge in via Rosario, vicino al torrente Alpone su di un'area rilevata e sabbiosa da cui si può dominare le vasta zona paludosa della Zerpa e controllare le coltivazioni di riso e le bonifiche che, a partire dalla metà del XVI secolo si venivano attuando a ovest, oltre l'Alpone.
Il nucleo più antico dell'edificio risale al trecento quando venne costruito dalla famiglia Dalla Legge come centro di conduzione della loro vasta proprietà in zona passata in seguito parte ai Bevilacqua (1344) e in parte ben maggiore ai Pellegrini in seguito al matrimonio di Giovanni Pellegrini con Chiara, figlia di Alberto Dalla Legge.
È verso la metà del '400 che viene costruito il portale merlato, detto anche arco dei Croati, forse perchè durante la battaglia napoleonica del 1796, qui stazionavano le truppe croate arruolate nell'esercito austriaco, che difendevano il ponte.
Nel merlo centrale è inserito il blastone dei Pellegrini.
Per dare più importanza all'abitazione e renderla più vivibile venne aggiunto a sud un portico di grande profondità, di cinque arcate a tutto sesto in mattoni, sopra al quale dobbiamo ipotizzare che esistesse già una loggia.
Nel 1653 la villa passa ai Malaspina, che vi trasferiscono anche la raccolta della Decima.
L'edificio padronale è frutto di una serie di aggiunte e ristrutturazioni e si presenta come uno squadrato e compatto blocco edilizi, impreziosito dal portico-loggia voluto da Evangelista Pellegrini nel 1564, che risente dell'influsso del lessico Sanmicheliano.
L'elemento forse più interessante della loggia di Arcole sono i nove mascheroni raffiguarnti otto satiri con Bacco al centro.
Sorge in via Rosario, vicino al torrente Alpone su di un'area rilevata e sabbiosa da cui si può dominare le vasta zona paludosa della Zerpa e controllare le coltivazioni di riso e le bonifiche che, a partire dalla metà del XVI secolo si venivano attuando a ovest, oltre l'Alpone.
Il nucleo più antico dell'edificio risale al trecento quando venne costruito dalla famiglia Dalla Legge come centro di conduzione della loro vasta proprietà in zona passata in seguito parte ai Bevilacqua (1344) e in parte ben maggiore ai Pellegrini in seguito al matrimonio di Giovanni Pellegrini con Chiara, figlia di Alberto Dalla Legge.
È verso la metà del '400 che viene costruito il portale merlato, detto anche arco dei Croati, forse perchè durante la battaglia napoleonica del 1796, qui stazionavano le truppe croate arruolate nell'esercito austriaco, che difendevano il ponte.
Nel merlo centrale è inserito il blastone dei Pellegrini.
Per dare più importanza all'abitazione e renderla più vivibile venne aggiunto a sud un portico di grande profondità, di cinque arcate a tutto sesto in mattoni, sopra al quale dobbiamo ipotizzare che esistesse già una loggia.
Nel 1653 la villa passa ai Malaspina, che vi trasferiscono anche la raccolta della Decima.
L'edificio padronale è frutto di una serie di aggiunte e ristrutturazioni e si presenta come uno squadrato e compatto blocco edilizi, impreziosito dal portico-loggia voluto da Evangelista Pellegrini nel 1564, che risente dell'influsso del lessico Sanmicheliano.
L'elemento forse più interessante della loggia di Arcole sono i nove mascheroni raffiguarnti otto satiri con Bacco al centro.