Arcole nel periodo austriaco
Nel 1816, all’atto della costituzione del Regno Lombardo-Veneto, fu creata la provincia di Verona, succedendo al dipartimento dell’Adige di epoca napoleonica. La provincia era suddivisa in 13 distretti. Arcole appartenne al distretto VIII di San Bonifacio. L’organizzazione amministrativa ricalcò in gran parte quella precedente: al Prefetto napoleonico si sostituì il Delegato provinciale, con compiti di coordinamento e di controllo, finalizzati in particolare al mantenimento dell’ordine pubblico.
L’Austria favorì lo sviluppo del Regno:
l’istruzione venne curata, l’amministrazione fu competente e si ebbe un crescente progresso economico e solide finanze. Ma gli attivi di bilancio erano distratti a favore dell’amministrazione centrale, come a favore delle regioni transalpine era ordinato il sistema doganale, la politica ferroviaria, il controllo industriale.
I primi tempi della dominazione austriaca furono caratterizzati da tutti i disastri che accompagnano un’occupazione militare.
Alla macchina burocratica certosina si affiancò una vita comunitaria flebile, fatta di necessità quotidiane legate alla precarietà del vivere. Nell’Ottocento il territorio arcolese definì la propria conformazione dando vita ad un assestamento complessivo dovuto alla costruzione ex novo o alla sistemazione della rete viaria. Un assetto viario quello di Arcole, agli inizi dell’Ottocento, obsoleto e inadeguato. Se è vero che il traffico di allora era perlopiù costituito da carri, animali e persone a piedi, è da sottolineare tuttavia che era l’unico mezzo, quello stradale, ad offrire comunicazioni alla realtà locale, perciò fu un problema prioritario da affrontare. Dal 1819 al 1832 avvenne la costruzione della strada che va da Volpino a Gazzolo.
Dal 1844 presero avvio i lavori per la sistemazione del ponte sull’Alpone, presso il monumento napoleonico e la strada che dalla chiesa va alla guglia nel 1858.
Furono realizzati i lavori per altre strade: un primo tratto di via Pagnego, iniziato nel 1852, la strada Crocette realizzata nel 1858.
Anche il torrente Alpone, durante tutto il secolo, costituì uno dei centri nodali dell’intervento pubblico. La Provincia, il Comune, la Sovrintendenza alle Acque, a più riprese e con mezzi adeguati, intervennero per sanare la situazione e per porre un rimedio efficace e continuativo alle piene che periodicamente andavano ad invadere i terreni.
Nel 1816, all’atto della costituzione del Regno Lombardo-Veneto, fu creata la provincia di Verona, succedendo al dipartimento dell’Adige di epoca napoleonica. La provincia era suddivisa in 13 distretti. Arcole appartenne al distretto VIII di San Bonifacio. L’organizzazione amministrativa ricalcò in gran parte quella precedente: al Prefetto napoleonico si sostituì il Delegato provinciale, con compiti di coordinamento e di controllo, finalizzati in particolare al mantenimento dell’ordine pubblico.
L’Austria favorì lo sviluppo del Regno:
l’istruzione venne curata, l’amministrazione fu competente e si ebbe un crescente progresso economico e solide finanze. Ma gli attivi di bilancio erano distratti a favore dell’amministrazione centrale, come a favore delle regioni transalpine era ordinato il sistema doganale, la politica ferroviaria, il controllo industriale.
I primi tempi della dominazione austriaca furono caratterizzati da tutti i disastri che accompagnano un’occupazione militare.
Alla macchina burocratica certosina si affiancò una vita comunitaria flebile, fatta di necessità quotidiane legate alla precarietà del vivere. Nell’Ottocento il territorio arcolese definì la propria conformazione dando vita ad un assestamento complessivo dovuto alla costruzione ex novo o alla sistemazione della rete viaria. Un assetto viario quello di Arcole, agli inizi dell’Ottocento, obsoleto e inadeguato. Se è vero che il traffico di allora era perlopiù costituito da carri, animali e persone a piedi, è da sottolineare tuttavia che era l’unico mezzo, quello stradale, ad offrire comunicazioni alla realtà locale, perciò fu un problema prioritario da affrontare. Dal 1819 al 1832 avvenne la costruzione della strada che va da Volpino a Gazzolo.
Dal 1844 presero avvio i lavori per la sistemazione del ponte sull’Alpone, presso il monumento napoleonico e la strada che dalla chiesa va alla guglia nel 1858.
Furono realizzati i lavori per altre strade: un primo tratto di via Pagnego, iniziato nel 1852, la strada Crocette realizzata nel 1858.
Anche il torrente Alpone, durante tutto il secolo, costituì uno dei centri nodali dell’intervento pubblico. La Provincia, il Comune, la Sovrintendenza alle Acque, a più riprese e con mezzi adeguati, intervennero per sanare la situazione e per porre un rimedio efficace e continuativo alle piene che periodicamente andavano ad invadere i terreni.