La scuola elementare di Arcole
Con deliberazione del Consiglio comunale di Arcole, del 22 agosto 1889, venne approvato “di costruire, entro sei anni, un nuovo fabbricato ad uso delle scuole elementari comunali del capoluogo, essendo i locali attualmente destinati ad uso delle scuole maschili e femminili distanti fra loro, poco opportuni e poco igienici, senza cortile ed insufficienti anche al crescente numero degli alunni.
In seguito alla determinazione di costruire il nuovo fabbricato, la Giunta comunale incaricò l’ingegnere comunale Silvio Sandri per la ricerca della località che presentasse le condizioni volute dal-le autorità preposte. Il tecnico incaricato pensò di proporre un terreno delimitato ad ovest dalla nuova strada comunale, denominata Prà Mantovani, che univa la strada Borgoletto e Pagnego al centro dell’abitato. Il 7 maggio 1890 si diede quindi l’autorizzazione per l’acquisto del terreno di proprietà dei fratelli Giuseppe e Luigi Poggi.
Se l’operazione per l’individuazione e l’acquisto del terreno fu rapida e senza problemi, non lo fu altrettanto per la re-dazione del progetto dell’edificio e la sua approvazione da parte dei vari enti. Infatti ci vollero ben 14 anni (dal 1890 al 1904) per arrivare all’approvazione definitiva del progetto della scuola.
Il 31 maggio 1890, venne dato incarico all’ingegnere comunale Silvio Sandri di allestire il progetto della nuova scuola, che fu ultimato e presentato al comune di Arcole nel 1895. Progetto che fu più volte respinto dagli Enti interessati, rivisto e ripresentato senza alcun effetto. Il 10 giugno 1903 l’Amministrazione del comune di Arcole incaricò l’ingegnere Giovanni Visco della progettazione dell’edificio scolastico.
Il progetto predisposto dall’ing. Visco porta la data del 28 agosto 1903, ma fu presentato al Comune di Arcole il 6 maggio 1904 e prevedeva la costruzione di un edificio scolastico composto di “n. 6 aule delle quali tre al piano terreno e tre al primo piano e di queste n. 4 capaci di sessanta alunni ciascuna e n. 2 capaci di cinquanta…”.
Il 7 marzo 1905 in una sala del municipio ebbe luogo un pubblico ed unico incanto per l’appalto dei lavori di costruzione del fabbricato scolastico. L’appalto dei lavori fu assegnato all’impresa Toffanin Ottavio di Lonigo.
La consegna dei lavori avvenne il 10 aprile 1905 e dovevano essere ultimati il 10 ottobre dello stesso anno. Il 1° ottobre del 1905 l’Amministrazione comunale ordinò la sospensione dei lavori, che furono ripresi il 20 marzo 1906 ed ultimati il 30
aprile dello stesso anno. La scuola fu ufficialmente inaugurata nel 1908. Il progetto, realizzato dall’ing. Giovanni Visco, prevedeva la realizzazione di un edificio scolastico costituito da un blocco a pianta rettangolare, disposto su due piani (piano terra e primo), con accesso dalla nuova strada comunale Prà Mantovani. Il progetto prevedeva la realizzazione di sei aule, delle quali tre al piano terra e tre al piano primo. Erano inoltre previsti, al piano terra, gli accessi separati per i maschi e per le femmine, un locale posto tra l’ingresso e le aule che serviva da spogliatoio, un locale per il bidello, uno per la Direzione ed uno per il servizio rustico. Al piano primo era previsto un locale per riunioni insegnanti, un rustico, vestiboli, spogliatoi e cessi.
Il riscaldamento degli ambienti, nella stagione invernale, era ottenuto con caloriferi o stufe a ventilazione, da collocarsi in ciascuna aula, con condotti appositamente disposti nel muro per il rinnovo dell’aria.
L’approvvigionamento idrico era garantito da due pompe: una posta nel corridoio al piano terra, presso il cortile, ad uso dei maschi, ed una nel vano scala per le femmine.
Da un’analisi architettonica dell’edificio si può affermare senza dubbio che l’edificio è stato ideato e progettato secondo le caratteristiche dell’architettura neoromanica. L’architettura neoromanica è stata una tendenza artistica, (all’interno di una più vasta tendenza revivalista) in voga tra il 1840 ed i primi anni del Novecento, ispirata allo stile romanico dei secoli XI e XII. Gli elementi architettonici che maggiormente caratterizzano l’edificio scolastico di Arcole sono: le finestre bifore e trifore, le porte d’ingresso con arco a tutto sesto, i cornicioni con arcatelle pensili in pietra, le fughe orizzontali dell’intonaco
che ricordano i corsi alternati del tufo e del cotto. In particolare le finestre bifore e trifore presentano molte analogie con quelle presenti nell’Arsenale di Artiglieria, posto nell’ansa a nord del fiume Adige, simmetricamente opposto alla città storica di Verona, realizzato negli anni tra il 1854 ed il 1863.
Negli anni seguenti la seconda guerra mondiale, in seguito all’incremento della popolazione, la scuola del capoluogo diventò insufficiente alle nuove necessità. Per questo motivo il Comune di Arcole realizzò, negli anni 1953-54, quattro nuove aule (due al piano terra e due al piano primo), in aderenza al lato sud dell’esistente edificio scolastico. Altri ampliamenti dell’edificio furono realizzati negli anni 1979-82 e recentemente nel 2013, in aderenza al lato nord dell’edificio originario.
Con deliberazione del Consiglio comunale di Arcole, del 22 agosto 1889, venne approvato “di costruire, entro sei anni, un nuovo fabbricato ad uso delle scuole elementari comunali del capoluogo, essendo i locali attualmente destinati ad uso delle scuole maschili e femminili distanti fra loro, poco opportuni e poco igienici, senza cortile ed insufficienti anche al crescente numero degli alunni.
In seguito alla determinazione di costruire il nuovo fabbricato, la Giunta comunale incaricò l’ingegnere comunale Silvio Sandri per la ricerca della località che presentasse le condizioni volute dal-le autorità preposte. Il tecnico incaricato pensò di proporre un terreno delimitato ad ovest dalla nuova strada comunale, denominata Prà Mantovani, che univa la strada Borgoletto e Pagnego al centro dell’abitato. Il 7 maggio 1890 si diede quindi l’autorizzazione per l’acquisto del terreno di proprietà dei fratelli Giuseppe e Luigi Poggi.
Se l’operazione per l’individuazione e l’acquisto del terreno fu rapida e senza problemi, non lo fu altrettanto per la re-dazione del progetto dell’edificio e la sua approvazione da parte dei vari enti. Infatti ci vollero ben 14 anni (dal 1890 al 1904) per arrivare all’approvazione definitiva del progetto della scuola.
Il 31 maggio 1890, venne dato incarico all’ingegnere comunale Silvio Sandri di allestire il progetto della nuova scuola, che fu ultimato e presentato al comune di Arcole nel 1895. Progetto che fu più volte respinto dagli Enti interessati, rivisto e ripresentato senza alcun effetto. Il 10 giugno 1903 l’Amministrazione del comune di Arcole incaricò l’ingegnere Giovanni Visco della progettazione dell’edificio scolastico.
Il progetto predisposto dall’ing. Visco porta la data del 28 agosto 1903, ma fu presentato al Comune di Arcole il 6 maggio 1904 e prevedeva la costruzione di un edificio scolastico composto di “n. 6 aule delle quali tre al piano terreno e tre al primo piano e di queste n. 4 capaci di sessanta alunni ciascuna e n. 2 capaci di cinquanta…”.
Il 7 marzo 1905 in una sala del municipio ebbe luogo un pubblico ed unico incanto per l’appalto dei lavori di costruzione del fabbricato scolastico. L’appalto dei lavori fu assegnato all’impresa Toffanin Ottavio di Lonigo.
La consegna dei lavori avvenne il 10 aprile 1905 e dovevano essere ultimati il 10 ottobre dello stesso anno. Il 1° ottobre del 1905 l’Amministrazione comunale ordinò la sospensione dei lavori, che furono ripresi il 20 marzo 1906 ed ultimati il 30
aprile dello stesso anno. La scuola fu ufficialmente inaugurata nel 1908. Il progetto, realizzato dall’ing. Giovanni Visco, prevedeva la realizzazione di un edificio scolastico costituito da un blocco a pianta rettangolare, disposto su due piani (piano terra e primo), con accesso dalla nuova strada comunale Prà Mantovani. Il progetto prevedeva la realizzazione di sei aule, delle quali tre al piano terra e tre al piano primo. Erano inoltre previsti, al piano terra, gli accessi separati per i maschi e per le femmine, un locale posto tra l’ingresso e le aule che serviva da spogliatoio, un locale per il bidello, uno per la Direzione ed uno per il servizio rustico. Al piano primo era previsto un locale per riunioni insegnanti, un rustico, vestiboli, spogliatoi e cessi.
Il riscaldamento degli ambienti, nella stagione invernale, era ottenuto con caloriferi o stufe a ventilazione, da collocarsi in ciascuna aula, con condotti appositamente disposti nel muro per il rinnovo dell’aria.
L’approvvigionamento idrico era garantito da due pompe: una posta nel corridoio al piano terra, presso il cortile, ad uso dei maschi, ed una nel vano scala per le femmine.
Da un’analisi architettonica dell’edificio si può affermare senza dubbio che l’edificio è stato ideato e progettato secondo le caratteristiche dell’architettura neoromanica. L’architettura neoromanica è stata una tendenza artistica, (all’interno di una più vasta tendenza revivalista) in voga tra il 1840 ed i primi anni del Novecento, ispirata allo stile romanico dei secoli XI e XII. Gli elementi architettonici che maggiormente caratterizzano l’edificio scolastico di Arcole sono: le finestre bifore e trifore, le porte d’ingresso con arco a tutto sesto, i cornicioni con arcatelle pensili in pietra, le fughe orizzontali dell’intonaco
che ricordano i corsi alternati del tufo e del cotto. In particolare le finestre bifore e trifore presentano molte analogie con quelle presenti nell’Arsenale di Artiglieria, posto nell’ansa a nord del fiume Adige, simmetricamente opposto alla città storica di Verona, realizzato negli anni tra il 1854 ed il 1863.
Negli anni seguenti la seconda guerra mondiale, in seguito all’incremento della popolazione, la scuola del capoluogo diventò insufficiente alle nuove necessità. Per questo motivo il Comune di Arcole realizzò, negli anni 1953-54, quattro nuove aule (due al piano terra e due al piano primo), in aderenza al lato sud dell’esistente edificio scolastico. Altri ampliamenti dell’edificio furono realizzati negli anni 1979-82 e recentemente nel 2013, in aderenza al lato nord dell’edificio originario.