Oratorio di S. Giovanni Nepomuceno
L’oratorio dedicato a San Giovanni Nepomuceno è situato sulla riva sinistra dell’Alpone, presso il famoso ponte e l’obelisco napoleonico.
San Giovanni fu chiamato Nepomuceno perché nacque nel 1330 circa a Nepomuk, in Boemia. Il santo era un tempo molto noto ed invocato per ottenere la protezione dai pericoli delle acque, in caso di inondazioni o rischi di annegamento. Inoltre è considerato protettore dei ponti, per questi motivi i capitelli e oratori dedicati al santo sono sempre posti nelle immediate vicinanze di corsi d’acqua e ponti.
Don Penzo confidò di essersi talvolta commosso nel “vedere di continuo pellegrini venire da circostanti e da lontani paesi a visitare questa cappellina, a pregare con tanta fede il Santo taumaturgo, per ringraziarlo di qualche grazia ottenuta, per esporgli i propri affanni, i propri bisogni, implorando opportuni soccorsi e la sua possente protezione”.
Sino a qualche anno fa erano custoditi al suo interno, ai lati della statua, alcuni superstiti ex voto (stampelle, busti, ecc.) che testimoniavano la devozione e riconoscenza al santo per qualche grazia ricevuta. La devozione a San Giovanni era talmente forte che gli abitanti di Arcole decisero di fare, agli inizi del novecento, una sagra in suo onore, organizzando per l’occasione una grande processione, con l’esposizione della reliquia attraverso le vie più importanti.
Già alla fine del settecento era presente sulla riva destra un piccolo capitello dedicato al santo, probabilmente danneggiato o distrutto durante gli scontri tra i soldati di Napoleone e gli austriaci. Il capitello venne quindi ricostruito, nel 1835 sulla riva destra, ad opera della famiglia Genovesi.
Nel 1906-07 don G. Sbalchiero fece costruire l’attuale sacello, affidando la progettazione e direzione lavori all’ingegnere vicentino Vittorio Barichella. L’oratorio venne inaugurato il 17 settembre 1907.
Semplice nella sua struttura a pianta quadrata, di metri 4 x 4, risalta per la slanciata dimensione verticale che lo mette in evidenza rispetto all’ambiente circostante. Le sue linee architettoniche si richiamano allo stile liberty del primo novecento. La cupola, costruita con struttura in legno rivestita di lamiera in rame, rende originale l’edificio.
Al suo interno è custodita, sopra un piccolo altare, la statua di San Giovanni Nepomuceno con la palma del martirio nella mano sinistra.
Recentemente il sacello è stato sottoposto ad intervento di restauro e risanamento, promosso da un compaesano di Arcole ed attuato da un gruppo di volontari nel periodo 2006-07.
Le due pareti laterali sono state ornate con dipinti realizzati dalle pittrici locali A. Burato, A. E. Sartori ed A. Busellato. Il dipinto del lato sinistro rappresenta la scena di San Giovanni che confessa la regina di Praga, mentre il lato destro è un chiaro riferimento al salmo 42 “come la cerva anela ai corsi d’acqua”.
I lavori di restauro sono stati inaugurati il 16 settembre 2007, in occasione della festa di San Giovanni Nepomuceno.
L’oratorio dedicato a San Giovanni Nepomuceno è situato sulla riva sinistra dell’Alpone, presso il famoso ponte e l’obelisco napoleonico.
San Giovanni fu chiamato Nepomuceno perché nacque nel 1330 circa a Nepomuk, in Boemia. Il santo era un tempo molto noto ed invocato per ottenere la protezione dai pericoli delle acque, in caso di inondazioni o rischi di annegamento. Inoltre è considerato protettore dei ponti, per questi motivi i capitelli e oratori dedicati al santo sono sempre posti nelle immediate vicinanze di corsi d’acqua e ponti.
Don Penzo confidò di essersi talvolta commosso nel “vedere di continuo pellegrini venire da circostanti e da lontani paesi a visitare questa cappellina, a pregare con tanta fede il Santo taumaturgo, per ringraziarlo di qualche grazia ottenuta, per esporgli i propri affanni, i propri bisogni, implorando opportuni soccorsi e la sua possente protezione”.
Sino a qualche anno fa erano custoditi al suo interno, ai lati della statua, alcuni superstiti ex voto (stampelle, busti, ecc.) che testimoniavano la devozione e riconoscenza al santo per qualche grazia ricevuta. La devozione a San Giovanni era talmente forte che gli abitanti di Arcole decisero di fare, agli inizi del novecento, una sagra in suo onore, organizzando per l’occasione una grande processione, con l’esposizione della reliquia attraverso le vie più importanti.
Già alla fine del settecento era presente sulla riva destra un piccolo capitello dedicato al santo, probabilmente danneggiato o distrutto durante gli scontri tra i soldati di Napoleone e gli austriaci. Il capitello venne quindi ricostruito, nel 1835 sulla riva destra, ad opera della famiglia Genovesi.
Nel 1906-07 don G. Sbalchiero fece costruire l’attuale sacello, affidando la progettazione e direzione lavori all’ingegnere vicentino Vittorio Barichella. L’oratorio venne inaugurato il 17 settembre 1907.
Semplice nella sua struttura a pianta quadrata, di metri 4 x 4, risalta per la slanciata dimensione verticale che lo mette in evidenza rispetto all’ambiente circostante. Le sue linee architettoniche si richiamano allo stile liberty del primo novecento. La cupola, costruita con struttura in legno rivestita di lamiera in rame, rende originale l’edificio.
Al suo interno è custodita, sopra un piccolo altare, la statua di San Giovanni Nepomuceno con la palma del martirio nella mano sinistra.
Recentemente il sacello è stato sottoposto ad intervento di restauro e risanamento, promosso da un compaesano di Arcole ed attuato da un gruppo di volontari nel periodo 2006-07.
Le due pareti laterali sono state ornate con dipinti realizzati dalle pittrici locali A. Burato, A. E. Sartori ed A. Busellato. Il dipinto del lato sinistro rappresenta la scena di San Giovanni che confessa la regina di Praga, mentre il lato destro è un chiaro riferimento al salmo 42 “come la cerva anela ai corsi d’acqua”.
I lavori di restauro sono stati inaugurati il 16 settembre 2007, in occasione della festa di San Giovanni Nepomuceno.