Il parco della Rimembranza di Arcole
I “Parchi della Rimembranza” sono luoghi della memoria civile, creati per mantenere vivo il ricordo dei caduti e celebrare la grandezza della Patria. Piantare un albero era quindi un atto pieno di significati, per dare un senso alla scomparsa prematura di migliaia di giovani soldati e trovare una ragione alla tragedia della guerra. Il 15 dicembre 1926 l’ingegnere comunale, Silvio Sandri, predispose un progetto per la sistemazione di Piazza Poggi a “Parco della Rimembranza”. Dalla sua relazione si apprende che la zona circolare, al cui centro doveva sorgere il monumento ai caduti, era prevista con un diametro di m 30 e doveva essere libera per le varie solennità cittadine. Ad essa convergevano sei viali larghi dai 3 ai 6 metri (i due principali più corti).
Le quaranta piante a ricordo dei caduti erano costituite da ligustrum japonicum e dovevano sorgere attorno al monumento. Altre piante ad ombrello servivano di contorno e sette conifere ad alto fusto e ciuffi di cespugli sempre-vivi furono disposti qua e là per il movimento dell’assieme. In questo modo il monumento restava completamente libero allo sguardo dalla parte di mezzodì. Agli ingressi al parco dalla strada erano posti cippi in marmo con lo stemma del fascio. Le aiuole dovevano essere seminate a prato basso speciale, mentre i viali ed il piazzale erano sistemati e mantenuti a ghiaietta.
I “Parchi della Rimembranza” sono luoghi della memoria civile, creati per mantenere vivo il ricordo dei caduti e celebrare la grandezza della Patria. Piantare un albero era quindi un atto pieno di significati, per dare un senso alla scomparsa prematura di migliaia di giovani soldati e trovare una ragione alla tragedia della guerra. Il 15 dicembre 1926 l’ingegnere comunale, Silvio Sandri, predispose un progetto per la sistemazione di Piazza Poggi a “Parco della Rimembranza”. Dalla sua relazione si apprende che la zona circolare, al cui centro doveva sorgere il monumento ai caduti, era prevista con un diametro di m 30 e doveva essere libera per le varie solennità cittadine. Ad essa convergevano sei viali larghi dai 3 ai 6 metri (i due principali più corti).
Le quaranta piante a ricordo dei caduti erano costituite da ligustrum japonicum e dovevano sorgere attorno al monumento. Altre piante ad ombrello servivano di contorno e sette conifere ad alto fusto e ciuffi di cespugli sempre-vivi furono disposti qua e là per il movimento dell’assieme. In questo modo il monumento restava completamente libero allo sguardo dalla parte di mezzodì. Agli ingressi al parco dalla strada erano posti cippi in marmo con lo stemma del fascio. Le aiuole dovevano essere seminate a prato basso speciale, mentre i viali ed il piazzale erano sistemati e mantenuti a ghiaietta.