Palazzo Ruffo
È situato in via Rosario, all'incrocio con le vie Fornasa e Pagnego, accanto al portale d'ingresso e alla villa Pellegrini.
Si tratta di un complesso rurale costituito da una residenza padronale, rustici, residenza per il gastaldo e lavoratori dipendenti.
La residenza si presenta con un imponente blocco a forma di "L", disposta su due piani con sovrastante granaio.
La porta d'accesso principale si trova nella facciata nord dell'edificio, al quale si accede attraversando un giardinetto chiuso da una recinzione in mattoni realizzata nel dopoguerra.
Di antica origine, il primo nucleo del complesso sorse probabilmente sui resti del castello di Arcole.
Alla fine del XIII secolo la casa apparteneva alla famiglia Boniventi
La tenuta passò dai Boniventi ai Pellegrini alla metà del XV secolo in seguito al matrimonio di Leonarda Boniventi con Bartolomeo Pellegrini.
Nella seconda metà del seicento l'antico edificio, con la corte e i terreni circostanti, entrarono in possesso alla famiglia Ruffo, alla quale appartengono ancora oggi.
Nei giorni della battaglia napoleonica (15-17 novembre 1796), il palazzo venne utilizzato dalle truppe austriache come alloggiamento e quindi preso di mira dall'esercito francese.
Nella facciata sud sono infatti ancora visibili i fori causati dalle pallottole dei soldati francesi.
È situato in via Rosario, all'incrocio con le vie Fornasa e Pagnego, accanto al portale d'ingresso e alla villa Pellegrini.
Si tratta di un complesso rurale costituito da una residenza padronale, rustici, residenza per il gastaldo e lavoratori dipendenti.
La residenza si presenta con un imponente blocco a forma di "L", disposta su due piani con sovrastante granaio.
La porta d'accesso principale si trova nella facciata nord dell'edificio, al quale si accede attraversando un giardinetto chiuso da una recinzione in mattoni realizzata nel dopoguerra.
Di antica origine, il primo nucleo del complesso sorse probabilmente sui resti del castello di Arcole.
Alla fine del XIII secolo la casa apparteneva alla famiglia Boniventi
La tenuta passò dai Boniventi ai Pellegrini alla metà del XV secolo in seguito al matrimonio di Leonarda Boniventi con Bartolomeo Pellegrini.
Nella seconda metà del seicento l'antico edificio, con la corte e i terreni circostanti, entrarono in possesso alla famiglia Ruffo, alla quale appartengono ancora oggi.
Nei giorni della battaglia napoleonica (15-17 novembre 1796), il palazzo venne utilizzato dalle truppe austriache come alloggiamento e quindi preso di mira dall'esercito francese.
Nella facciata sud sono infatti ancora visibili i fori causati dalle pallottole dei soldati francesi.