La fortezza d'Arcole
Napoleone, in un suo Dispaccio del 31 maggio 1808, a proposito di alcuni progetti riguardanti la difesa dell'Italia, scriveva: "sarebbe necessario di costruire una testa di ponte ad Arcole, per esser padroni dello sbocco nelle paludi. Un generale, che ha bene studiato il suo terreno, non deve mai abbandonare Arcole, e deve riservarsi là sempre un punto sulla riva destra".
A seguito degli avvenimenti bellici iniziati nell’aprile del 1809, duranti i quali gli austriaci ripresero improvvisamente le ostilità con le truppe francesi e conclusi il 7 luglio con la vittoria napoleonica di Wagram, indusse i francesi a procedere con la costruzione dei forti. Tali fortificazioni dovevano contribuire ad evitare che Arcole fosse nuovamente teatro di battaglie, come invece avvenne nel 1810 sotto Legnago e ad Albaredo.
Presero così inizio, a sud del paese, i lavori per la costruzione di alcuni fortini, costituiti da terrapieni e murature in cotto. Una tradizione di Arcole ricorda che in una domenica del 1809 i francesi sequestrarono i terrazzani di Arcole che assistevano ad una messa solenne e li mandarono a lavorare ai nuovi Fortini. In un avviso del 13 giugno 1809, conservato nell’Archivio del Comune di Arcole, si parla di “grandi movimenti di terra sull’Alpone presso Arcole” a spese del Genio. Nell’avviso è indicata la paga giornaliera di un operaio e quella di un capo, la divisione dei lavoratori in gruppi di 15 persone dotate di carriola e badile. Si avvisa inoltre che “vi sarà sul lavoro pane, vino, polenta e altri viveri a un prezzo più basso che nelle ville vicine”.
La Fortezza d’Arcole era composta dai seguenti fortini:
FORTEZZA – D’ARCOLE – P.a. 5. M.° 1809 (cioè posta il 5 maggio 1809). Tale cippo si trova ora nei magazzini del Museo di Albaredo, trasportato a seguito di un tentativo di furto nel settembre del 2017 dall’associazione Adige Nostro, in attesa di essere collocato nel Museo Napoleonico di Arcole.
La Fortezza d’Arcole è riportata in una mappa del 1811, depositata presso gli archivi di Vienna e, sia pure in forma schematica e parziale, è disegnata sulla Carta del Dipartimento dell’Adige di F. Richard De Rouvre, posta il 5 maggio 1809.
Napoleone, in un suo Dispaccio del 31 maggio 1808, a proposito di alcuni progetti riguardanti la difesa dell'Italia, scriveva: "sarebbe necessario di costruire una testa di ponte ad Arcole, per esser padroni dello sbocco nelle paludi. Un generale, che ha bene studiato il suo terreno, non deve mai abbandonare Arcole, e deve riservarsi là sempre un punto sulla riva destra".
A seguito degli avvenimenti bellici iniziati nell’aprile del 1809, duranti i quali gli austriaci ripresero improvvisamente le ostilità con le truppe francesi e conclusi il 7 luglio con la vittoria napoleonica di Wagram, indusse i francesi a procedere con la costruzione dei forti. Tali fortificazioni dovevano contribuire ad evitare che Arcole fosse nuovamente teatro di battaglie, come invece avvenne nel 1810 sotto Legnago e ad Albaredo.
Presero così inizio, a sud del paese, i lavori per la costruzione di alcuni fortini, costituiti da terrapieni e murature in cotto. Una tradizione di Arcole ricorda che in una domenica del 1809 i francesi sequestrarono i terrazzani di Arcole che assistevano ad una messa solenne e li mandarono a lavorare ai nuovi Fortini. In un avviso del 13 giugno 1809, conservato nell’Archivio del Comune di Arcole, si parla di “grandi movimenti di terra sull’Alpone presso Arcole” a spese del Genio. Nell’avviso è indicata la paga giornaliera di un operaio e quella di un capo, la divisione dei lavoratori in gruppi di 15 persone dotate di carriola e badile. Si avvisa inoltre che “vi sarà sul lavoro pane, vino, polenta e altri viveri a un prezzo più basso che nelle ville vicine”.
La Fortezza d’Arcole era composta dai seguenti fortini:
- fortino a destra dell’Adige alla metà circa dove erano i passi volanti (porti) di Albaredo e Ronco;
- fortino a sinistra dell’Adige, dove era il porto di Ronco;
- fortino in destra Alpone a un chilometro dalla sua foce in Adige;
- fortino a destra dell’Alpone al ponte e chiavica di Zerpa.
FORTEZZA – D’ARCOLE – P.a. 5. M.° 1809 (cioè posta il 5 maggio 1809). Tale cippo si trova ora nei magazzini del Museo di Albaredo, trasportato a seguito di un tentativo di furto nel settembre del 2017 dall’associazione Adige Nostro, in attesa di essere collocato nel Museo Napoleonico di Arcole.
La Fortezza d’Arcole è riportata in una mappa del 1811, depositata presso gli archivi di Vienna e, sia pure in forma schematica e parziale, è disegnata sulla Carta del Dipartimento dell’Adige di F. Richard De Rouvre, posta il 5 maggio 1809.