Monumento ai Caduti di Volpino
Una parte della località di Volpino appartiene ancora oggi al Comune di Arcole, i cui Caduti della Prima guerra mondiale sono ricordati in una lapide posta nella Cappella dei Caduti del cimitero e nel monumento ai Caduti di Volpino. Situato in via Borgoletto, il monumento dedicato ai Caduti della Prima guerra mondiale fu eretto nel 1920 ed inaugurato il 19 settembre dello stesso anno. Il monumento fu realizzato dallo scultore Ferruccio Recchia, infaticabile intagliatore di lapidi e modellatore di bassorilievi che, già nell’anno dell’esordio, realizzò ben tre lavori, uno a Caselle di Sommacampagna, uno a Volpino ed uno a Santa Lucia Extra. Nella sua semplicità, quella di Volpino sembra la realizzazione più vicina al suo modo di intendere la scultura commemorativa. Su una lastra di marmo egli scolpì in incavo la figura di tre fanti con lo sguardo fiero ed il capo eretto che marciano verso qualcosa di indefinibile che potrebbe essere la vittoria oppure la morte.
Il giornale l’Arena del 22 settembre 1920, descrive così l’evento: “Domenica mattina venne inaugurata una lapide ai Caduti del paese, pregevole opera dello scultore combattente signor Recchia Ferruccio di S. Lucia Extra.
Nella chiesa parrocchiale venne celebrata una solenne messa funebre al termine della quale il R. Don Igino Cavallaro pronunciò un patriottico discorso di circostanza.
Compostosi il corteo il medesimo attraversò le vie del paese recandosi alla lapide ove, con acconce parole il signor Panato la consegnò al Comune.
Una parte della località di Volpino appartiene ancora oggi al Comune di Arcole, i cui Caduti della Prima guerra mondiale sono ricordati in una lapide posta nella Cappella dei Caduti del cimitero e nel monumento ai Caduti di Volpino. Situato in via Borgoletto, il monumento dedicato ai Caduti della Prima guerra mondiale fu eretto nel 1920 ed inaugurato il 19 settembre dello stesso anno. Il monumento fu realizzato dallo scultore Ferruccio Recchia, infaticabile intagliatore di lapidi e modellatore di bassorilievi che, già nell’anno dell’esordio, realizzò ben tre lavori, uno a Caselle di Sommacampagna, uno a Volpino ed uno a Santa Lucia Extra. Nella sua semplicità, quella di Volpino sembra la realizzazione più vicina al suo modo di intendere la scultura commemorativa. Su una lastra di marmo egli scolpì in incavo la figura di tre fanti con lo sguardo fiero ed il capo eretto che marciano verso qualcosa di indefinibile che potrebbe essere la vittoria oppure la morte.
Il giornale l’Arena del 22 settembre 1920, descrive così l’evento: “Domenica mattina venne inaugurata una lapide ai Caduti del paese, pregevole opera dello scultore combattente signor Recchia Ferruccio di S. Lucia Extra.
Nella chiesa parrocchiale venne celebrata una solenne messa funebre al termine della quale il R. Don Igino Cavallaro pronunciò un patriottico discorso di circostanza.
Compostosi il corteo il medesimo attraversò le vie del paese recandosi alla lapide ove, con acconce parole il signor Panato la consegnò al Comune.